Inquinamento e fertilità in Puglia

Dal sito iltarantino.it

Uno studio recente condotto dal Centro Eugin di Taranto sulla popolazione locale, ha dato esiti allarmanti.

Per accertare l’incidenza ambientale sulla fertilità, sono stati sottoposti a controlli maschi residenti in una data area pugliese. Sono stati messi a confronto i loro spermatozoi con quelli di coloro che vivono nelle aree con maggiori criticità ambientale e il rapporto è stato chiaro.

La percentuale degli spermatozoi con “frammentazione del DNA” risulta del 27,6% sugli abitanti distribuiti su tutta la Puglia; percentuale che va ad aumentare di mano in mano che ci si avvicina all’azienda siderurgica ex Ilva. Proprio a Taranto, la percentuale sale al 34,25%.

Ebbene, dall’esame del DNA di spermatozoi appartenenti a uomini infertili, prima di essere sottoposto a fattori inquinanti, si è notato che sono risultati sani come quelli di uomini fertili.

Gli studi avviati, confermano che la situazione ambientale influisce negativamente in egual misura sia nei confronti degli uomini che delle donne, sulle quali stanno aumentando anche i casi di endometriosi.

Un gruppo di ricerca condotto dall’equipe della professoressa Raffaella Depalo del Policlinico di Bari, che ha rivolto la propria attenzione sugli effetti dell’inquinamento sulla fertilità femminile, dal 2016, ha evidenziato l’incidenza negativa delle sostanze chimiche quali la diossina e i metalli pesanti.

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